Idea
Puntualmente, il presentarsi di nuove tecnologie porta l’umanità a doversi confrontare con una serie di domande legate alle implicazioni sociali, economiche ed emotive che possono scaturire dal loro utilizzo.
Nel momento storico attuale, la presa di coscienza e la realizzazione da parte delle masse dello sviluppo di nuovi possibili mondi digitali – i metaversi, la realtà virtuale e quella aumentata – avviene in contemporanea ad emergenze politiche, sanitarie e sociali di portata globale che hanno stravolto la nostra percezione del mondo fisico-reale.
Un condiviso e condivisibile senso di allerta, di spaesamento, rispetto ai cambiamenti a cui stiamo assistendo, ci fa interrogare sulle potenzialità – forse negative? – di innovazioni tecnologiche che, al loro stadio iniziale di sviluppo, possono essere
corrotte, strumentalizzate o piegate al servizio di logiche malsane di economia e potere, se non addirittura al possibile effetto disumanizzante e alienante di queste sulla vita di tutti i giorni.
Dato il contesto, sorge dunque la necessità di analizzare lo stato delle cose a un livello più profondo, quello dell’inconscio collettivo dove gli archetipi si mescolano alle sollecitazioni del presente.
Analizzare fenomeni come la mitopoiesi contemporanea – ovvero il formarsi di nuove mitologie e, per estensione, come si trasformino, agiscano e cosa producano – si pone dunque come centrale e urgente per affrontare temi legati alle dimensioni della politica, della società, dell’economia, dell’identità, dell’immaginario, della memoria, della storia, delle credenze.
Il mito nelle sue apparizioni, interruzioni e cortocircuiti – turbine di contaminazioni in cui i luoghi del conscio e dell’inconscio perdono i loro confini, dove ogni cosa si modifica e diviene altro – rende visibili l’insieme di comportamenti, pratiche e costumi sociali nei quali si fondano i legami collettivi.
Dall’Est all’Ovest, dall’antica Cina all’antica Grecia, la favola, la fiaba, il racconto fantastico, il mito, e talvolta la superstizione e le sue credenze hanno raccontato trasversalmente, nel corso dei millenni, il presente dei popoli che li generavano. E’ dunque dall’interrogarsi sulla mitologia o, vista la vastità delle sue declinazioni storiche e geografiche, sulle mitologie, nell’era in cui la rivoluzione tecnologica degli anni ’50 – anche conosciuta come Terza Rivoluzione Industriale – sta lasciando il posto a una nuova rivoluzione digitale molto più incentrata sul mondo virtuale, che nasce Mitologie Digitali.
Team curatoriale

Silvia Vannacci
Curatrice
Curatrice ed esperta di arte contemporanea cinese, Vannacci vive e lavora tra Firenze e Shanghai dal 2014. Formatasi come sinologa, focalizza la sua pratica curatoriale sull’importanza del linguaggio come veicolo di pensiero e di cultura e approccia l’arte contemporanea come una lingua franca del presente.
Nel 2019 fonda Contemporary Matters: un progetto di curatela, consulenza e produzione artistica, specializzato in arte contemporanea cinese. Vannacci è al momento impegnata alla realizzazione di una serie di mostre tra l’Italia e la Cina, mentre collabora con fondazioni d’arte, gallerie e festival internazionali. Tra i progetti più recenti, la curatela della mostra FUSION al Visual Arts Centre di Hong Kong a dicembre 2021; le mostre IDEM/ALTER a ottobre 2021 e la personale di Teng Ai nel 2020 per il Festival SETA di Prato; il “Contemporary Bites Archive” per il World Wide Web del 2020.

Lisha LIANG
Assistente curatrice
La pratica artistica di Liang Lisha si focalizza sui problemi della comunità e sulle diseguaglianze della società sviluppata. Tramite la performance, installazioni, scultura, video e fotografia affronta questioni di genere, la sessualità e la violenza sulle donne. Le sue opere sono denunce e domande sull’educazione sessuale e della violenza domestica.
Lisha Liang ha esposto il suo lavoro in diverse mostre in Cina e in Italia. Nel 2021 è stata finalista nel Exibart Prize e selezionata dal Premio Cinematografico Spazio Giovani di Firenze e dal Retro Avant Garde Film Festival di New York City; ha partecipato alla mostra “Idem/Alter” a cura di Silvia Vannacci per il Festival Seta e “Marcello in presenza” Mostra collettiva a cura di Estuario Project Space. Negli anni scorsi ha preso parte a numerosi progetti ed esposizioni estere tra cui la China Competition on Virtual Reality – CCVR 2020, vincendo il secondo premio con “Hydrodynamic simulation of applied force by human on water” e la Eighthwonder 2019 ‘(a)muse’ summer exhibition a Bath (UK).
Contemporary Matters
Contemporary Matters è un progetto curatoriale, di consulenza e produzione artistica, con sede a Shanghai e Firenze, specializzato in arte contemporanea cinese. È un progetto nato per soddisfare un’esigenza di conoscenza e utilizzo delle pratiche curatoriali nella Cina continentale e per sviluppare la comprensione nel mondo delle tendenze artistiche e delle dinamiche di mercato in Cina.
