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Artista visiva. L’ambiguità dell’immagine con i doppi significati che porta in sé, è uno degli elementi distintivi fin dall’inizio della sua ricerca artistica: “l’immagine del corpo” si trasforma in “il corpo dell’immagine”, così come il ” spazio del corpo” diventa “il corpo dello spazio”.

È sempre stata affascinata dalle neuroscienze e dal principio della teoria quantistica secondo cui la realtà è in continua fusione e non c’è divisione tra realtà fuori e dentro di noi, ma è la nostra percezione che plasma la realtà in forme fittizie. Deri ha sempre sentito l’obbligo di liberare il corpo dal suo involucro ordinario e riconoscibile per trasportarlo verso una non-forma da decodificare e, allo stesso tempo, oltrepassare i limiti ideologici che da sempre caratterizzano e raffigurano il corpo in un modo particolare. Inventa un sistema di comunicazione dove l’immagine del corpo agisce proprio come le parole, come espediente per avviare un dialogo continuo tra l’osservatore e l’opera.